AREL Roma: un compleanno fuori dal tempo

di Onelia Onorati

Quest’anno la location del compleanno “romano” di AREL ha fedelmente rispecchiato lo spirito dell’Associazione: un posto fuori dal tempo eppure immerso nello stile del recupero e riuso degli spazi che oggi è una delle chiavi di volta dello sviluppo immobiliare. Borgo Ripa ha visto camminare sopra di sé più di due millenni di storia, dal 1640 in poi, registrando le trame, fortune e sfortune della celeberrima matrona romana Donna Olimpia, detta la Pimpaccia o la Papessa.

Fu proprio Borgo Ripa, caratteristico complesso di fronte all’Aventino e appena dietro Trastevere, il “regno” di Olimpia Maidalchini sposata Pamphili, moglie prima del vecchio don Pamphilio e poi cognata prediletta del fratello di costui, il futuro papa Innocenzo X. La “prima manager della storia” istituì in queste mura e su questo cortile un centro di commercio di vario genere ma si dedicò anche alla beneficienza, che si estendeva fino al Tevere con un porticciolo per gli attracchi dei natanti.

Le socie e i loro ospiti hanno potuto godersi una lunga e tranquilla visita al complesso, che è una stratificazione di epoche e stili: un antico mitreo pagano da poco rinvenuto, una chiesa dell’anno Mille intitolata a Santa Maria in Cappella, un rustico giardino porticato di 5 mila mq con ninfee nella fontana e un grande albero di fico, la grande fontana del Bernini al centro della scalinata realizzata nella seconda metà dell'ottocento da Andrea Busiri Vici.

Oggi destinato ad ospitare la Residenza Doria Pamphili (12 stanze), il ristorante “Luciano a Borgo Ripa” con 90 posti, area relax con lettini, vendita di prodotti tipici, non ha rinnegato la sua funzione sociale dando una casa a 40 anziani indigenti. Artefici della trasformazione del complesso la cui proprietà è ancora degli eredi Pamphili attraverso il trust Floridi Doria Pamphilj, è l'imprenditore Marco Scaffardi.

Proprio Scaffardi è stato la guida d’eccezione per la perlustrazione delle Areline, narrando con passione le vicissitudini del posto, ma anche il suo impegno a restaurarlo e ridare vita e senso alla struttura.

Varia e ricca è la storia del posto, dalle gesta di Donna Olimpia fino al periodo in cui sotto Urbano II era un ostello per pellegrini lungo la Francigena e poi monastero di suore di clausura, dette le cappellone, che lo abitarono fin durante la guerra. Furono proprio le religiose che durante la razzia nazista al Ghetto nell'ottobre '43 portarono in salvo e nascosero durante tutta la guerra sei bambini ebrei, meritando per questo un riconoscimento nel Giardino dei Giusti.

A godersi la polvere del tempo ma anche il ricco e sofisticato catering, con torta finale, una nutrita rappresentanza del mondo del real estate romano e nazionale. Accanto alle socie, accolte dalla Presidentessa Francesca Zirnstein, hanno brindato al compleanno AREL Marco Sangiorgio di Cdp, il neo presidente Acer Nicolò Rebecchini con la consorte, Marco Vecchioni del Demanio, Sergio Sinisi di Banca D’Italia, Servio Salvio e Maurizio Gallese di FS Sistemi Urbani, l’Avvocato Massimo Mannocchi, Marisa Spisso di Idea FImit, il giornalista Andrea Gallo di FASI, l’Ingegnere Muzi. Tanti i volti di giovani (speriamo) future socie, interessate alla community rappresentata da AREL. Tra queste fund manager di Sorgente Group e di Invimit Sgr.

Auguri nella storia, AREL!


La photogallery della serata | Photo Credit: © Paolo Cencioni Photographer

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