AREL Innovation Hub: verso la transizione digitale
di Noemi Rende
Terzo articolo per la rubrica Rubrica AREL Innnovation hub, delle Ladies Innovative nel Real Estate, espressione del Tavolo di confronto permanente Innovazione & Sostenibilità.
Digitalizzazione della filiera delle costruzioni, tra BIG Data e Information Management
È ormai noto che il settore delle costruzioni e la filiera siano intrinsecamente caratterizzati da scarsi livelli di efficienza, che portano a sprechi di tempo e determinazione di costi non previsti. Tali inefficienze nascono soprattutto in corrispondenza delle interfacce, le quali si moltiplicano in funzione degli innumerevoli attori sui diversi processi, caratterizzando la filiera con una considerevole complessità. Ciò comporta la gestione di una enorme mole di dati e informazioni eterogenee durante l’interno ciclo di vita di un’opera, la quale può essere favorita dalla digitalizzazione. Si assiste quindi ad un passaggio a sistemi dato-centrici, in cui la strutturazione del dato è alla base della computazione e del fenomeno della convergenza di processi e tecnologie. Il tema dei Big Data è quindi centrale nel settore immobiliare, basti pensare alla mole di dati dell’asset che si possono raccogliere e strutturare ai fini della Due diligence funzionale ai processi di realizzazione, ma anche alle informazioni utili per l’esercizio dell’opera nell’ambito del facility management e della manutenzione predittiva. Una delle sfide del nostro tempo consiste proprio nell’information management a favore dell’utilizzo e dell’accesso ai dati degli edifici, raccolti in database e fruibili attraverso piattaforme che permettono la gestione di un Digital twin dell’immobile, funzionale a diversi scopi.
Convergence: the redesign of design, 2017
Information management e la gestione di una commessa digitale
Da tempo si tende a circoscrivere con l’acronimo BIM la sola attività di produzione di un modello informativo digitale funzionale al raggiungimento di determinati scopi. Si può estendere il significato di tale acronimo all’insieme di metodologie, procedure e strumenti che consentono la digitalizzazione dei processi del settore delle costruzioni. L’utilizzo di metodi e strumenti di gestione informativa digitale è regolamentata da un corpo normativo cogente e tecnico consolidato, che intende guidare gli attori della filiera delle costruzioni all’applicazione del BIM all’interno ciclo di vita dell’opera, a partire dalla concezione, alla progettazione e realizzazione, all’esercizio e dismissione. Il flusso di lavoro virtuoso per la gestione dell’informazione, intesa come un set strutturato di dati, consiste prima di tutto nella definizione dei requisiti informativi. La raccolta dei requisiti informativi da parte del Committente nel Capitolato Informativo è il punto di partenza per la gestione di una commessa digitale. Le informazioni devono quindi essere prodotte secondo gli obiettivi declinati per la specifica fase del ciclo di vita dell’opera e devono essere strutturate secondo i principi dell’interoperabilità.
Output: modelli informativi, Digital twin e database interoperabili
La produzione di un modello informativo e, in particolare, delle sole informazioni necessarie è il risultato di attività che devono essere regolamentate fin dal principio in termini di sviluppo, condivisione e gestione delle stesse. Il modello informativo è uno dei possibili output: si possono infatti ottenere informazioni strutturate e raccolte in database interrogabili e navigabili con visualizzazioni dinamiche come nel caso dei Digital twin. Il gemello digitale dell’immobile è una virtualizzazione interconnessa tramite IoT all’opera reale e informatizzata per fini del monitoraggio, manutenzione predittiva e analisi dei dati. Il discrimine nella determinazione di un output piuttosto che un altro è l’obiettivo che si intende perseguire, insieme con il grado di fruibilità del dato che si ricerca o che deve essere gestito.
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