Highlights dal “Convegno del decennale” AREL a Milano
di Paola G. Lunghini
Si è svolto il 30 giugno, nell’Auditorium messo gentilmente a disposizione dalla legal firm DLA Piper nei propri nuovi e centralissimi uffici milanesi, il convegno per il decennale AREL: “ Percorsi di donne”.
Alle convenute (tutte, by the way, elegantissime, quasi che anzicchè a un convegno si stessero recando a un cocktail party…) si è rivolto - per il Benvenuto ufficiale - Guido Inzaghi, Partner di DLA .
Barbara Polito, Presidente dell’Associazione dal 2006 al 2010 - ha poi raccontato alcuni dettagli della “fondazione”, supportata dai “ricordi” di Manuela Agostini , notaio che redasse il 19 luglio 2006 l’ atto costitutivo di AREL.
Le prime battute, e le prime risate dalla Sala.
A questo punto l’atmosfera era già più che friendly, e coinvolgeva anche i tre professori invitati in Sala: Oliviero Tronconi (Politecnico di Milano), Gualtiero Tamburini (attuale Presidente di IDeA FIMIT SGR ), e Mario Arnaboldi, il quale, oltre a essere un architetto famoso, è anche dal novembre scorso felice sposo della nostra cara Socia Laura Francesca Ammaturo.
Il podio passava poi a Giancarlo Scotti, Chairman ULI Italia, per l’illustrazione di una recentissima ricerca condotta da ULI in USA su “Women in leadership in the real estate and land industry” (per info, si veda www. womaninncre.uli.org). Convinti applausi.
Via al primo panel, composto da Mirja Cartia d’Asero, Paola Camagni, Maria Grazia Lanero, Silvia Rovere e Paola Ricciardi: bravissime e brevissime, sono riuscite a “trasferire” in pochi minuti ciascuna la propria storia, e le proprie emozioni, passioni e visioni, riflettendosi in questi dieci anni di AREL e di storia dell’industria immobiliare italiana. E lo sguardo al futuro.
Applausi in crescendo.
E mentre Maria Grazia Lanero concludeva con energia il suo intervento («desidererei nei prossimi dieci anni vedere una riforma dell’ urbanistica, a livello normativo e operativo. Non vorrei più andare a cercare fra decine e decine di disposizioni varie in “decreti del fare“, dello “sblocca Italia”, dello “sviluppo Italia” , e della “finanziaria estiva e di fine anno” qualche norma occasionale, ma “ previsioni chiare “…sogno una pianificazione che dia centralità al progetto e che passi dai limiti quantitativi a principi qualitativi…» ) entrava in Sala la “sorpresa “ della serata: ovvero Aldo Mazzocco, Presidente di Assoimmobiliare e Chief Real Estate Officer di Cassa Depositi e Prestiti.
Ovvero il numero uno del real estate italiano.
(Oddio, sorpresa per me proprio no, nel senso che Aldo e io avevamo “concordato quasi tutto” già da “subito”. Sono felice di essergli amica da molti anni, e so cosa dico: è sempre stato la persona più affidabile della terra. Ma oggi, con lui “non si può mai sapere”: le sue responsabilità in CDP sono tali e tante che basta un “battito d’ ali” a stravolgere la sua agenda…)
E mentre le protagoniste del secondo panel (Paola Delmonte, Benedetta Amisano, Micaela Musso, Paola Gianasso e Isabella Goldmann) prendevano posto alle poltroncine loro riservate , pronte a condividere con la platea la propria storia, le proprie emozioni, etc, al pari delle colleghe che le avevano precedute, Aldo Mazzocco prendeva subito il microfono: e, anzicchè il breve Saluto che mi aspettavo (da Presidente di Assoimmobiliare a questa simpatica AREL che ormai di Assoimmobiliare in un certo senso sta cominciando a farne parte, alcune delle Socie AREL, con le loro aziende ne fanno già ufficialmente parte), rivolgeva alla Sala un lungo (35 minuti) e strutturato intervento “a braccio”, come solo lui sa fare.
Prendendo spunto dalle fiere parole di Maria Grazia Lanero, Aldo ha affrontato le tematiche urbanistiche e ha raccontato cosa sta facendo Assoimmobiliare in proposito, e anche su altri fronti. Ha dato la sua weltanschaung del settore, e il suo outlook sul mercato. Ha spiegato gli obiettivi di CDP, soffermandosi in particolare sul pilastro “turismo”. Ha raccontato aneddoti del suo percorso manageriale, ha lanciato battute e frizzi (alcuni indimenticabili), in un continuo doppio binario “tecnico” e personale.
Ha avuto parole di elogio per AREL, e di apprezzamento per le donne che con lui hanno lavorato in Beni Stabili (di cui è stato CEO per 15 anni, sino all’ ottobre scorso).
Standing Ovation.
In forma strepitosa, ha incantato tutti; ed è rimasto con noi sino a fine lavori. E «poi se ne andò, lasciando tutti in visibilio» (sto naturalmente citando, nella fattispecie da “Il Gattopardo, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa).
Alla Presidente AREL, Francesca Zirnstein, il compito di chiudere i lavori di una serata felicissima e deliziosa, dando appuntamento ai prossimi appuntamenti di AREL, in primis la “Festa di compleanno” il 14 luglio a Milano.
A me, originator di AREL, il compito di ringraziare le Socie Consigliere per la meravigliosa “Targa di ringraziamento” che a conclusione del Convegno mi è stata donata. Che qui potete vedere.
Paola G. Lunghini, Moderatore del Convegno