Quote rosa e immobiliare: ecco chi sono le protagoniste che hanno cambiato il volto del Real Estate

Fonte: www.elle.com
Di Patrizia Vassallo


Prima dietro le quinte e poi in prima linea ecco come sono riuscite ad avere successo in un settore prettamente e storicamente al maschile

Nel settore immobiliare per decenni la presenza maschile e diciamolo anche il pregiudizio nei confronti del gentil sesso, non ha per così dire spalancato le porte alle donne in questo settore in cui l’evoluzione della condizione femminile per affermarsi ha dovuto affrontare numerose battaglie. Molte sono state le proposte per far sì che la situazione della donna potesse cambiare, e una tra le più note è stata sicuramente l’applicazione del meccanismo delle “QUOTE ROSA”. Una novità importante che ha fatto in modo che la donna potesse essere presente in quegli ambienti che sono sempre stati caratterizzati da presenze maschili.

Lo sa bene Ilaria Profumi, Chief Operating Officer per RE/MAX Italia, società capogruppo e per tutte le altre società controllate, che ha il compito di gestire i processi interni al gruppo coordinando e ottimizzando le iniziative di ogni dipartimento ed azienda controllata. Studi al liceo classico, ma fin da adolescente il suo sogno era quello di fare l’avvocato. A 14 anni va a Londra qualche mese per perfezionare la lingua inglese e al penultimo anno di liceo, vola negli Usa, sempre per motivi di studio, dove ritorna dopo avere conseguito il diploma scegliendo di fermarsi a San Francisco.

Il suo approdo in RE/MAX non passa da una strada legata prettamente al settore immobiliare, ma dalle sale Bingo. Nel Duemila ne diventa manager e poi, accetta il ruolo di responsabile Affari Legali di una grande società con sale Bingo e slot machine in tutta Italia che le costa un trasferimento a Roma, dove incontra quello che sarà il padre dei suoi figli. Ma il destino per lei ha in serbo un altro cambiamento. Il suo compagno accetta un trasferimento a Milano così lei deve rifare le valige, rimettersi in gioco e lasciare un posto da dirigente che nessuno avrebbe mai mollato. Quando arriva a Milano inizia a cercare un nuovo impiego e risponde a un annuncio di RE/MAX Italia.
«Era la fine del 2005, cercavano una segretaria commerciale per il back-office, e nonostante prima avessi ricoperto un ruolo dirigenziale, mi proposi per quell’impiego», racconta Profumi. «RE/MAX era un’azienda che avevo conosciuto negli States, ma una realtà per me sconosciuta in Italia ed ero molto curiosa di sondare il terreno. Feci un primo colloquio, poi un secondo con Dario Castiglia, fondatore e presidente del gruppo italiano, che mi convinse a dire di sì raccontandomi il suo sogno. Che era quello di creare un network dove le persone comunque valevano come tali e potevano esprimere al meglio loro stesse. "In RE/MAX". mi disse Dario, "se lavori sodo e vali, avrai successo". Parole che mi colpirono. Io sapevo di valere, non mi ha mai preoccupato lavorare sodo, e quindi accettai di fare dei passi indietro e dire di sì a quel lavoro per quella posizione», spiega Profumi.

In un solo anno ho creato l’ufficio contratti con la supervisione di Castiglia. Ora noi firmiamo oltre 100 contratti di franchising l’anno, abbiamo 4700 affiliati in Italia. All’ufficio contratti si è aggiunto nel giro di pochi anni il dipartimento Business Development, entità nodale con l’obiettivo di dare supporto a tutti gli affiliati. Un grande lavoro, ma soprattutto di grande responsabilità. Poi è stato realizzato l’ufficio di Credit Management con gli stessi obiettivi e finalmente l’organizzazione ha cominciato a prendere forma in maniera strutturata».

Con un occhio di riguardo verso le donne. «Solo per dire che il 41% delle persone che lavorano in questa azienda sono donne dai 30 ai 40 anni molto determinate a crearsi una nuova chance nel mondo del lavoro, che vogliono ‘rimettersi in pista in altri contesti’ per fare emergere le loro peculiarità, promuovere sé stesse ed esprimersi al meglio, in un ambiente dove le persone contano». E Ilaria lo sa bene visto che piano piano è riuscita a cambiare tante cose. «Per esempio la filosofia del 'si è sempre fatto così' e di questo ne sono molto orgogliosa» e se lo dice lei si è conquistata un posto d'onore nelle prime 100 top manager di Forbes, bisogna crederle.

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