Week end AREL 2016, le immagini e il racconto
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Dopo l’assaggio di dolce vita del giovedì, il weekend AREL inizia a tutti gli effetti il venerdì 24 alle 14.00 con la visita della sede nuova di zecca di Bnl/Bnp Paribas. La prima parte della mattinata si svolge nella Stazione Tiburtina, riguardando l’importante infrastruttura romana, inaugurata nel 2011. Ci accompagnano gli Architetti, Camilla Calviello, Direttore Area Tecnica e Antonella Antonilli, Coordinatore Senior dello studio romano A.B.D.R Architetti Associati. Proprio quest’ultimo è l’autore del progetto, capogruppo Paolo Desideri, vincitore del concorso bandito da FS con patrocinio del Comune di Roma. Insieme percorriamo la lunga galleria, che passa ad una altezza di circa 9 mt sopra i binari come un ponte, e che per questo svolge, come richiesto dal bando di concorso, anche l’importante funzione urbana di collegamento fra i quartieri che si trovano alle due estremità, separati fisicamente dal fascio dei binari. Gli architetti ci raccontano le problematiche e i vincoli da gestire nel corso della realizzazione e la complessità del processo, che ha richiesto il coordinamento di 28 diverse istituzioni. Ci descrivono il funzionamento della struttura, le vetrate laterali sono autoportanti e la copertura sostiene i volumi sospesi, le cosiddette " bolle" a cui sono appesi i numerosi materiali innovativi utilizzati. Dopo una breve pausa nella sala conferenze di RFI, ci muoviamo per iniziare la visita dell’headquarter. Qui ci accompagnano Giovanni Visconti, Development Manager di BNP Paribas Property Development Italy, Alfonso Femia, CEO di 5+1AA progettista del sito. Tra i soggetti coinvolti anche Riccardo Hopps, Segretario del Chapter Lazio del Green Building Council Italia. L'area è centrale e particolarmente indovinata, perché consente una riduzione dei tempi di connessione con Milano di circa 30 minuti rispetto allo scalo di Roma Termini. Il progettista ci illustra com’è cambiato il progetto rispetto alle richieste iniziali di BNP, che immaginava due torri comunicanti. L'edificio si sviluppa in orizzontale, creando due fronti che dialogano con il contesto urbano, inglobando e valorizzando la preesistenza vincolata, il serbatoio dell'acqua di Mazzoni. Ci conduce poi sulle terrazze che si trovano sul fronte verso Pietralata, e ci descrive i materiali: la ceramica di rivestimento che rende l'edificio mutevole, in relazione alla diversa luce del cielo durante la giornata e alle condizioni metereologiche. Stessa funzione svolta dal vetro sul lato opposto sottolineato da pieghe sul prospetto, il cui dettaglio realizzativo ha richiesto analisi approfondite circa i nodi di collegamento fra facciata e solai. Quello che il progettista non dice, ma che è ben chiaro a tutte noi, è che su quella terrazza respiriamo il futuro, con la consapevolezza che stavolta tutte le istituzioni hanno saputo cogliere l’occasione giusta per migliorare la città.Il Sabato è iniziato con l’immersione nel Giubileo di Papa Francesco attraverso la Porta Santa e l’ingresso a San Pietro, con le socie che hanno attraversato via della Conciliazione recando a turno la croce. Momento spirituale o semplice occasione per rivedere la Basilica di San Pietro, la mattinata è corsa via nel segno del raccoglimento e di una speciale intimità tra le socie che hanno scelto di partecipare. Nel pomeriggio abbiamo percorso i viali di Villa Pamphili, grosso polmone verde al di là del quartiere Trastevere, per ritemprarci dall’afa dell’estate romana. La degna conclusione della giornata, intensa e bella, è stata quella di goderci la serata sul prato del Bistrò, ritrovo sempre più gradito dai romani per aperitivi e chiacchiere rilassate.
Roma e la sua storia millenaria hanno accolto le socie domenica mattina, con la visita al complesso monumentale delle Terme di Diocleziano. Grazie ad una valorizzazione, targata tutta al femminile, il sito ha riscontrato un notevole successo di pubblico, con prestigiosi riconoscimenti a livello internazionale.
Un ringraziamento speciale alle socie e consigliere che hanno reso possibile concentrare in pochi giorni tante belle esperienze, Silvana Ladogana per il compleanno, Sabrina Suma, Chiara Altamura e Silvia Statella per le visite e i momenti di svago.
Flashback: le impressioni delle socie
Barbara Polito
"Le tradizioni e i rituali nascono perché rappresentano una identità e uniscono: ci si riconosce. I #wearel sono nati nel 2008 per desiderio di Isabella di ospitare le "areline" a casa sua: un magnifico resort a Cortona, nato dalla riconversione di un bene di famiglia. Eravamo un gruppetto di poche donne, qualcuna timida, qualcuna più a proprio agio, alla fine del weekend eravamo amiche. A bordo della piscina si scambiavano emozioni, idee, si ideavano progetti. Era il primo. Da allora la tradizione si è ripetuta. Il rituale di volere ospitare le areline ugualmente (a proposito, anche il nome areline viene da Isabella). A casa di Natascha (Sicilia), di Sabrina, Silvana e Chiara (Puglia), di Enrica (l'Aquila), delle Milanesi, delle Romane; il desiderio di progettare il successivo; il conoscersi meglio; il riconoscersi. E come da tradizione a Roma ci siamo conosciute di più, abbiamo guardato al futuro! Perché le donne non si fermano mai!
Anche il rituale del taglio della torta al compleanno si ripete da 10 anni! È un simbolo: rappresenta il lavoro di squadra e la celebrazione del traguardo di ciascun anno. Del lavoro svolto insieme. Non ricordo come è nato, ma quando ogni anno il consiglio e le socie si riuniscono dietro la torta per il taglio, è bello vedere gli sguardi sorpresi dei nostri ospiti e le espressioni sorridenti di un gruppo che celebra i propri successi. È un gesto che unisce. È un gesto semplice, una immagine verso i nostri ospiti che ogni anno partecipano al compleanno. È come una liturgia che si ripete. È però liturgia partecipata, inclusiva anche di chi guarda.E guardando a 10 anni fa, non posso che essere orgogliosa oltre che onorata di essere stata il primo presidente di questo meraviglioso gruppo di donne, pazze scatenate ma appassionate del proprio lavoro!"
Cristina Ferrari Bravo
"Dopo Expo il Giubileo! Emozione e commozione nel varcare la Porta Santa. Roma e San Pietro ci hanno accolto con la loro folla colorata e multietnica e con la “calura” romana. L’abbraccio del colonnato di San Pietro, mirabile gioiello della nostra architettura, ci ha accolto con un immenso abbraccio. Un’esperienza unica per me, condivisa con piacere con le Amiche Areline!"
Angela Lupo
"La magia di una sera, tra il Tevere placido assonnato dal caldo pungente e pini marittimi festosi, noi tutte, felici, a festeggiare l'estate appena iniziata insieme ad AREL, con i suoi 10 anni famosi di vita, e poi i giorni a seguire, a spasso per Roma, la città eterna della nostra Italia, scrigno di bellezza tra le opere del passato e del presente, vive grazie alla Storia e a chi, come AREL, la racconta, giorno per giorno."
Laura Scrimieri
"Primo compleanno e primo weekend per me... e quindi prima occasione di conoscere le socie di Milano! Aspettavo entrambi con curiosità e tutto è stato davvero piacevole! Il festeggiamento del Compleanno AREL è stata una serata davvero speciale. In merito all'organizzazione e i contenuti delle visite alla sede BNL e al museo delle Terme di Diocleziano posso solo dire bello e brave! Peccato non aver partecipato alla passeggiata a villa Panphili: la condivisione della fatica avrebbe rafforzato il legame e l'amicizia...Chiudo con la riflessione del piccolo Adriano, mio figlio di 8 anni e unico maschietto ammesso in questo weekend tutto al femminile. Dopo la visita alle Terme e il mio tentativo di spiegargli la natura e il senso dell'associazione, mi ha detto: "Mamma quante amichette che hai... anche io quando sarò grande voglio organizzare gite con le cuffiette con i miei amici!"
Manuela Bettiga
"Le giornate appena trascorse con voi per il week end fuoriporta sono state davvero intense. Non posso quindi che farne un racconto speciale. Roma ha offerto come sempre una cornice davvero emozionante e passeggiare insieme tra le sue bellezze poteva anche essere sufficiente per poter ricordare questi tre giorni.
Ma AREL con le visite guidate alla Stazione Tiburtina, al nuovo quartiere BNL BNP PARIBAS, alle TERME DI DIOCLEZIANO e con le cene e i pranzi ha ancora di più aggiunto valore a questa esperienza."
Claudia Scarcella
"Carissime amiche, ho già invito con i ringraziamenti la principale riflessone che ho fatto tornando da questo viaggio a Roma e il "regalo" speciale che mi sono portata a casa dall'incontro con tutte voi. Alla festa purtroppo non ho potuto esserci. La sensazione principale del we AREL è stata quella di vicinanza, partecipazione, condivisione non solo degli stessi interessi professionali ma dei sentimenti, dell'essere donne in un settore professionale ed un mondo in generale che le donne le ama e le teme, e troppo spesso le spezza, madri, figlie e compagne ognuna con il suo percorso di vita ed ognuna con la sua storia. Come ho detto il nostro week end è stato pienissimo di molteplici eventi, esperienze, sapori, emozioni, arte, bellezza, spirito... ma soprattutto di chiacchierate a ruota libera, risate (a volte molto "monelle"), foto di figli e compagni umani e animali, di "ti ricordi quando..." Ho conosciuto le colleghe molto di più di quanto avessimo fatto in veste professionale, abbiamo sviluppato (spero almeno con alcune) una “sorellanza" che spero di poter coltivare: pratica di reciproco riconoscimento, promessa di scambio e sostegno, condivisione di arti e sapere, esperienze, speranze e sentimenti. Pratica che le donne di questi ultimi decenni di storia Italiana, nella fatica di aprirsi una strada nel mondo professionale e non, addestrate a combattere e competere hanno messo da parte. Ma gli uomini no, mai.
Il mio regalo è stato arrivare con un cuore piuttosto pesante per i soliti eventi della vita e ripartire con un cuore più leggero e incoraggiato dal sorriso e dal regalo spontaneo di Giulia, dalla bellezza di Onelia e della sua bimba, dall'incoraggiamento di Diana che pensa che addirittura potrei scrivere un libro sulle mie avventure di una strana vita (proprio io??), dalla dolce/severa abnegazione di Silvia e Chiara, che con il sorriso si sono prodigate per farci stare tutte bene con la semplicità di chi ti fa sentire a casa, dai liberatori porco qua e porco là dell'anticonvenzionale Barbara.... E l'elenco potrebbe andare avanti per delle pagine!
La riflessione invece è stata ripartire con una valigia piena di suggestioni e spunti nati dagli scambi che ho avuto con tutte, dalla narrazione delle loro vite e delle loro esperienze, dalla scoperta dei loro talenti e delle loro idee che, come ho detto, mi ha confermato le intuizioni tramessemi proprio ora dalla lettura del pensatore Theodore Zelding: "Qual è il meglio che la vita può offrirci nel nostro mondo attuale, così iniquo, violento, inquinato e corrotto? E cosa possiamo fare come individui, coppie, collettività per immaginare una nuova arte del vivere?" La curiosità, la sorpresa, la capacità di aprirsi al dialogo con noi stessi e con gli altri e alle idee. In questa possibilità di una conversazione stanno i semi della felicità: "se sapremo dire cose mai dette, forse saremo in grado di immaginare un futuro migliore".
Isabella Goldmann
"Grazie a tutte, ragazze, per le bellissime esperienze di questi tre giorni! Grazie a Silvia che ha sponsorizzato la visita indimenticabile alle Terme, grazie a Chiara per la consueta organizzazione impeccabile. Mi dispiace non esserci stata ai pranzi, ma da "romana", quando (raramente) sono a Roma con un po' di tempo libero, vengo cooptata dai "familii", e dunque devo dividermi anche con loro. Molte di voi le reincontrerò prestissimo; tutte le altre spero di rivederle almeno al prossimo viaggio insieme. Stamattina già si stava lavorando al we 2017 tra un gruppetto di noi con ipotesi varie... Ma dovunque siamo andate finora, ci siamo sempre divertite moltissimo. Quindi il "dove" per noi è una variabile poco rilevante di una funzione che riesce sempre. Buon fine we e a presto, Isabella."
Anna Maria Schirru
"Mi unisco con decisione al ringraziamento di Isabella, è sempre un'esperienza ricca ed emozionante stare insieme a tutte voi e condividere, indipendentemente dal luogo e dall'occasione, idee, spensieratezza, momenti di vita, cultura, o progetti professionali. Direi che è questa l'essenza di AREL che rende speciale la nostra Associazione rispetto a tutte le altre. Grazie ancora e buon rientro alle Milanesi, un abbraccio a tutte e a presto, Anna."