Face To Face con Anna Maria Pacini

Anna Maria Pacini
Head of ESGM Management di DeA Capital Real Estate

Anna Maria Pacini Profile | Linkedin

Cara Anna Maria, apriamo con una breve descrizione della tua attività…

Dal 2020 sono Head of ESGM Management di DeA Capital Real Estate, la mia area rappresenta il punto di riferimento interno ed esterno di coordinamento di tutte le iniziative sia aziendali che di prodotto sulle tematiche ESG. Supporto l'azienda nel definire e perseguire obiettivi strategici e di business legati alla sostenibilità. Coordino tutte le iniziative, necessarie all’implementazione e massimizzazione dei risultati, sia a livello societario che di prodotto, curo direttamente la reportistica e la partecipazione ai rating, il tutto in ottemperanza con le tante (troppe sic!) norme sul tema. Mi occupo anche del rapporto con le associazioni in ambito di sostenibilità e dei tavoli di sviluppo delle tematiche ESG.

Come sta evolvendo la tua professione, quali le novità più interessanti?

Diciamo che il tema della sostenibilità e delle metriche ESG sono un argomento relativamente “nuovo” quindi in una fase di evoluzione, quasi quotidiana! Di conseguenza, il ruolo richiede competenze di project management, una conoscenza trasversale ed approfondita del funzionamento dei processi, corporate e di business, nonché una precisa capacità di analisi e disegno delle attività, framework e dei sistemi applicativi dedicati. L’ESG manager deve inoltre avere un’attitudine al coinvolgimento e al dialogo con tutti gli stakeholder aziendali ed esterni: la promozione dello sviluppo e dell’applicazione dei principi di sostenibilità è un’attività necessaria e fondamentale in questo momento. Personalmente mi sto muovendo come un “advisor” per tutti i miei referenti, raccogliendo e studiando quotidianamente le istanze del mercato e della normativa di riferimento.

Quale il valore che può avere oggi una associazione di genere?

Sono entrata da poco in AREL, ma ho aderito con entusiasmo anche perché il tema dalla diversità di genere, nel nostro settore, è sicuramente parte anche dei miei obiettivi professionali. Ho infatti aderito al Tavolo di lavoro permanente DEI (diversità, equità, inclusione) perché credo che un’associazione di professioniste possa favorire il dialogo sui temi della parità e dell’inclusione, anche solo dimostrando come siano presenti tante donne capaci e competenti in un settore che tende ancora a “sentirsi maschile”. Inoltre, il networking tra le socie può favorire l’accrescimento di competenze, lo scambio di vedute e, perché no, un po’ di sano cameratismo. Non ultimo, la possibilità di stringere nuovi rapporti non solo professionali ma anche umani, permettendoci di trovare un supporto, che non sempre è disponibile nel mondo lavorativo.

In quali aspetti della vita professionale delle nostre socie possiamo fare la differenza?

Come detto, lo scambio è sempre positivo. Personalmente vorrei contribuire alla crescita ed alla consapevolezza delle giovani socie in un ambito più comportamentale che professionale. Mi sono trovata più di una volta in situazioni in cui il consiglio di una donna più esperta, mi avrebbe permesso di commettere meno errori ed incorrere in meno problemi. Avendo ormai molti anni di lavoro alle spalle, e non solo quelli, sono certa che potremmo ricoprire un ruolo supporto e infondere più coraggio a chi, per poca esperienza legata all’età, a volte si trova a dubitare di sé stessa.