Face to face con Glenda Rivetti

Glenda Rivetti
Director Italy Head of Consulting, EVORA Global

Glenda Rivetti | Linkedin

Puoi descriverci brevemente la tua attività?

Sono un ingegnere edile, uno di quelli che hanno iniziato a studiare progettazione con tecnigrafo e rapidi ed in digitale con le prime versioni di Autocad. La curiosità verso i materiali sostenibili mi ha portato a proseguire i miei studi e quindi iniziare la mia carriere di “consulente della sostenibilità”, oggi rinominata ESG. Da allora propongo soluzioni progettuali ed operative per ridurre gli sprechi di risorse naturali, dall’energia all’acqua, passando per i materiali e la gestione dei rifiuti in ottica di ciclicità ed in risposta alle esigenze sempre più incalzati legate ai cambiamenti climatici e alla popolazione che aumenta. Il mio percorso professionale mi ha portato a confrontarmi con il mercato estero più che con quello Italiano, avendo lavorato per otto anni a Londra e poi per aziende inglesi, e applicando i concetti della sostenibilità a tutto tondo in UK, Europa, ma anche America e Asia. Oggi sono alla guida di un gruppo di professionisti che formano l’advisory team di Evora Italy, che è parte della società Evora Global, leader internazionale per consulenza ESG nel settore immobiliare e proprietaria di un software per la gestione dei dati ESG.
Sono orgogliosa del mio team e di poter svolgere una professione in cui credo fermamente.

Come sta evolvendo il tuo settore e quali le novità più interessanti?

Avendo trascorso tanto tempo all’estero, riscontro in Italia un evidente ritardo nell’applicazione, e ancora prima nella presa di coscienza, di scelte progettuali e di gestione degli immobili in merito a misure che implementino la sostenibilità.
Negli ultimi anni abbiamo osservato un evidente cambio di scena probabilmente guidato dalle richieste degli investitori stranieri di valutare gli impatti ESG di un investimento, oltre che a qualche iniziativa virtuosa da parte di alcune municipalità e studi di progettazione.
La figura del consulente ESG diventa sempre più necessaria così come una formazione delle risorse interne delle aziende, perché la sostenibilità ambientale, sociale e di governance non rimanga un controllo in più da fare, sia integrata in tutti i processi.

Quale il valore di una associazione di genere?

Questo è il mio primo anno in AREL e ne sono rimasta subito positivamente colpita. Prima di tutto dall’accoglienza, la voglia di fare gruppo, di unire le forze, di crescere insieme culturalmente e professionalmente. In Associazione mi aspetto che ci possa confrontare liberamente e condividere problematiche che affrontiamo in ambienti dove la parità di genere non è ancora una realtà e, purtroppo, sono ancora molti.

In quali aspetti della vita professionale delle nostre socie possiamo essere efficaci?

Credo che ci possiamo farci portavoce di messaggi importanti amplificandoli mediante la rete che le professioniste di AREL hanno creato e stanno facendo crescere. Dando anche supporto con le nostre professionalità ed esperienza attraverso iniziative come, ad esempio, quella dei Tavoli Permanenti di Confronto. Anch’io ne faccio parte! Indovina un po’ quale ho scelto? … innovazione e sostenibilità. Whatch this space!