Face to face con Marialisa Santi

Marilisa Santi
Cofondatrice dello studio Santi Architetti Associati e Presidente della Fondazione dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano

Marialisa Santi Profile | Linkedin


 

Cara Marialisa, raccontaci di cosa ti stai occupando…

Sono socia fondatrice insieme con Giacomo Cristofori dello studio Cristofori Santi Archietti Associati. Ci occupiamo principalmente di interior design, in particolare in ambito retail e hotellerie, ma abbiamo seguito anche uffici e altre tipologie di spazi con clienti che ricercavano un approccio sartoriale. Ci piace seguire tutti i nostri progetti dalla fase di ideazione fino alla realizzazione disegnandoli intorno alle esigenze dei nostri clienti e curandone i dettagli. Lavorare per il retail ci ha portato negli anni a viaggiare molto in tutto il mondo confrontandoci con realtà tra loro profondamente diverse sia come committenze sia nelle modalità di sviluppo e realizzazione dei progetti.  Da alcuni anni rivesto anche un ruolo istituzionale, essendo dal 2017 consigliere dell’Ordine degli Architetti di Milano e dal 2021 presidente della sua fondazione.

 

Come sta evolvendo la tua professione, la progettazione anche in ambito retail?

Lavorando nel retail abbiamo imparato l’importanza di raccontare nei progetti degli spazi commerciali i valori di un marchio e le sue evoluzioni. Il cliente cerca un prodotto ma soprattutto vuole sentirsi parte di una narrazione in cui riconoscersi. Questo approccio è oggi stato mutuato anche dal mondo dell’hotellerie e spesso anche dell’office design. L’ospite o l’impiegato si aspettano non solo funzionalità ma anche un senso di appartenenza a una visione più ampia, di entrare in uno spazio che li accolga e apporti degli elementi di novità al loro quotidiano.
Come architetti è nostro compito interpretare questi desideri cercando di disegnare degli spazi che riescano a soddisfare la voglia di un appagamento immediato ma senza lasciare indietro la qualità complessiva del progetto, che è fatta di accurata progettualità e buona esecuzione, elementi spesso meno percepiti a un primo livello di lettura ma che determinano la buona riuscita di un progetto e la sua durata nel tempo.

 

Quale il valore di una associazione di genere?

La nostra professione si basa fondamentalmente su un rapporto fiduciario che si costruisce senz’altro attraverso la buona qualità dei lavori fatti ma necessita anche di componenti più immateriali. Il mondo del lavoro al femminile, essendo di fatto più recente, non ha ancora una trama di occasioni di relazione che siano a cavallo tra la vita professionale e quella privata e che consentano di stabilire delle connessioni non immediatamente dirette all’opportunità di lavoro. Credo sia quindi importante, oggi, che queste occasioni siano costruite ad hoc anche se personalmente auspico che un domani possano essere parte della quotidianità senza necessariamente essere incasellate in una prospettiva di genere.

 

In quali aspetti della vita professionale delle nostre socie essere efficaci?

Il punto di vista femminile è spesso diverso da quello maschile e ancora fatica ad affermarsi nel mondo del lavoro, soprattutto ai livelli apicali. Penso che affiancare alle voci singole la voce di un gruppo possa essere di supporto anche nella vita professionale quotidiana.

 

 

Sede
Via Bernardo Quaranta, 40
20139 Milano

Contatti
Phone: +39 02 39297879
arel@arelitalia.com
presidente@arelitalia.com

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