ARELonSITE dal W Rome: il nuovo hotel della capitale di Marriott Bonvoy

Un albergo che non accolga solamente viaggiatori d'affari o piacere, ma che si possa inserire nella vita quotidiana della Capitale per un rapporto duraturo e di scambio con la città grazie ai suoi spazi conviviali. Questo l'intento del W Rome, l'hotel dal profilo luxury inaugurato in primavera della catena W Hotels Worldwide di Marriott Bonvoy, che ha ospitato martedì 13 settembre le socie AREL e il loro network per l'iniziativa ARELONSITE. Illustrata dal Ceo del Gruppo De Sanctis Costruzioni S.p.A, nonché socia AREL Francesca De Sanctis, la configurazione attuale è frutto di un intervento di trasformazione edilizia realizzato in 3 anni, per un grande e faticoso lavoro, complicato dalla pandemia.

Allegra Segré, Procurement Manager presso Omnam Investment Group, ha ricordato le vicende dell'immobile originario che, costruito nel 1889, dapprima ospitava negozi e abitazioni, per poi essere ribattezzato agli inizi del 1900 come Hotel Ludovisi. La trasformazione in albergo di prestigio rappresenta dunque un ritorno alle origini consentito dal progetto dei due operatori immobiliari Omnam-Krialos, che hanno dato avvio all'avventura nel 2017.

I lavori veri e propri, iniziati da De Sanctis Costruzioni nel 2019, si sono conclusi a dicembre 2021, per portare a un complesso di 14 mila metri quadri, 162 stanze, un roof da cui si intravede Piazza Venezia, di fronte al bellissimo Istituto di Cultura Svizzero, con due realtà gastronomiche di qualità, affidate rispettivamente allo Chef De Seu sul roof e a Ciccio Sultano al piano terra, oltre a due bar gestiti da Emanuele Broccatelli e 200 mq di palestra tecnogym. Ilaria Giannico -Assistente alla Direzione Lavori affidata allo studio Speri- ricorda invece come i due corpi di fabbrica storici della fine dell'ottocento siano stati collegati da quella che oggi è la lobby, un piano unico che prosegue nel sottosuolo e ospita servizi integrati per 900 metri quadri.

Uno stile architettonico, quello progettato da Meyer Davis Studio che, pur rispettando l'estetica esterna dell'immobile storico, reca ovunque riferimenti al marchio "W", utilizzando a profusione materiali nobili come il marmo di Carrara e caldi come il legno, ma con soluzioni di interior design contemporanee. Tra i punti di forza, la porta nascosta che conduce al Giardino Clandestino ispirato allo stile architettonico di Borromini, decorato con panchine, siepi e fontane e il rooftop bar panoramico con specchio d'acqua. La visita si è conclusa con un piacevole brindisi all'aperto.

 

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