Christmas Arel 2020: un brindisi per “costruire il senso”

xmas arel 2020


Sembra difficile riprodurre il calore di un augurio faccia a faccia attraverso una piattaforma on line, eppure i sorrisi e il colore della voce delle oltre cinquanta socie, che hanno partecipato al l’incontro virtuale di mercoledì 16 dicembre, hanno trasmesso il consueto entusiasmo degli incontri fisici AREL e che tutte auspicano possano riprendere per l’anno a venire. La distanza fisica è stata compensata da un regalo che Arel ha voluto fare alle sue socie dopo un anno difficile: una “lectio” di vita e di lavoro di Cetti Galante, amministratore delegato della società Intoo, specializzata nel supportare le persone nei processi di outplacement e crescita professionale.

La nostra “mentore per una sera” ha guidato l’evento stimolando la ricerca di “senso” di questo anno che si sta per concludere e, più in generale, nella nostra vita personale e professionale. E allora tutte, dietro ai nostri schermi, abbiamo provato a costruire le risposte personalissime alle questioni fondamentali proposte da Cetti: che cosa posso conservare e che cosa buttare via del 2020? Qual è stata la mia personale scoperta nel corso del lockdown? Che cosa ho guadagnato, umanamente, dallo smart working? Che cosa devo eliminare per stare bene e che cosa voglio, oggi, per me? Cetti ci ha invitate a considerare il 2020 non come un anno catastrofico ma come un anno in cui abbiamo imparato qualcosa, facendo tesoro anche delle piccole conquiste e dei nuovi equilibri che siamo riuscite a costruire.

Gli input di Cetti Galante si sono estesi naturalmente anche alle nostre professioni e al nostro settore che - più di tanti altri - ha impatto sulla qualità della vita di tutti noi: le città devono cambiare, gli ambienti casalinghi e di lavoro devono seguire le nuove esigenze che si sono determinate, il nostro approccio verso la sostenibilità ambientale dovrà essere più rafforzato. E oltre ai cambiamenti intimi di ciascuna di noi, diventa fondamentale, sul lavoro, sviluppare la capacità di prevedere come evolverà la realtà che ci circonda per poter tenere aggiornate le nostre competenze o anche saper usare a nostro vantaggio i nuovi strumenti come i social media o i contenuti, anche gratuiti, disponibili su Internet. Mantenerci employable è più importante che mantenere il lavoro in sé perché ci consente di adattarci più facilmente in un contesto che è caratterizzato - da almeno 20 anni - da Volatilità, Incertezza, Complessità e Ambiguità. Per chi vorrà, Cetti ha voluto regalare alle socie la possibilità di approfondire questi aspetti in un colloquio gratuito con uno degli esperti di Intoo.

La nostra ospite ha anche evidenziato come, in questo contesto, sia importante appartenente a un’associazione come AREL non solo per il network, senso di appartenenza e supporto reciproco ma soprattutto perché è in AREL che possiamo essere portatori di quel cambiamento che più che mai questo periodo ha reso evidente ed è emerso come necessario. Ciascuno di noi, nella nostra professionalità, può incidere sulla vita della comunità: nell’innovazione di prodotto, nella dimensione urbana, nel sostegno all’uguaglianza di genere.

E, con queste riflessioni, con l’invito a cercare il “perché”, (“il purpose”) del nostro vivere bene e lavorare con passione che abbiamo brindato al nuovo anno.

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