Che cosa si intende per “ESG” e perché si tratta di fattori destinati ad avere una sempre maggiore rilevanza (anche) nel settore immobiliare?

La società contemporanea sta sviluppando una crescente sensibilità rispetto alle tematiche ambientali e sociali, tanto che queste ultime cominciano ad orientare le scelte di mercato da parte sia dei consumatori che degli investitori. Hanno assunto un ruolo attivo, al riguardo, oltre ai singoli stati anche gli organismi sovranazionali.

L’Unione Europea, in particolare, ha elaborato alcune linee guida con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità degli investimenti e favorire la trasparenza dei processi decisionali, contrastando il fenomeno del c.d. greenwashing, da intendersi quale prassi di rilasciare informazioni reticenti o incomplete sugli aspetti green dei prodotti o delle aziende stesse.

In tale contesto sono stati elaborati dall’Unione Europea alcuni parametri per la misurazione della sostenibilità degli investimenti - sostanzialmente attraverso un metodo comparativo delle performance realizzate da ciascuna impresa - che vengono identificati con l’acronimo “ESG”, dove “E” sta per Environmental, “S” per Social e “G” per Governance. Entrando nel dettaglio:

  • Environmental, è il parametro attraverso il quale si valuta l’impatto delle attività imprenditoriali sull’ambiente, utilizzando criteri quali, ad esempio, le emissioni di anidride carbonica, l’efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali (come l’acqua), l’attenzione al cambiamento climatico, alla crescita della popolazione, alla biodiversità e alla sicurezza alimentare.
  • Social, misura la sostenibilità sociale, prendendo in considerazione fattori quali il rispetto dei diritti umani, le condizioni di lavoro (ad esempio l’eventuale impiego di lavoro minorile nella produzione), il controllo della catena della fornitura o l’attenzione all’uguaglianza e all’inclusione nel trattamento delle persone.
  • Governance, valuta l’organizzazione interna delle imprese attraverso l’utilizzo di parametri quali la presenza di consiglieri indipendenti, l’adozione di politiche di diversità (di genere, etnica, ecc.) nella composizione dei C.d.A. e la remunerazione del top management.

In Italia la sensibilità verso i fattori ESG è presente da tempo nelle best practice delle Autorità nazionali (si pensi a IVASS, COVIP oppure a Banca d’Italia che in apposita nota tecnica del 15.5.2019 ha dato rilievo alle tematiche ESG nella gestione dei propri investimenti azionari) e nelle policy interne adottate dalle più grandi imprese.

Le principali SGR che operano nel settore immobiliare si sono dotate volontariamente di specifiche policy allo scopo di favorire l’introduzione dei fattori ESG nelle scelte di investimento. La valutazione dei fattori ESG viene effettuata in tutte le fasi del processo di investimento.

Il nuovo orientamento green contribuirà al rinnovo in chiave sostenibile del patrimonio edilizio esistente, nonché allo sviluppo di edifici a zero emissioni di carbonio, con preferenza per le destinazioni sociali di supporto alla comunità nelle diverse forme di living, hospitality, housing moderno e rigenerazione urbana. E’ prevedibile una crescente importanza delle certificazioni e dei protocolli di sostenibilità ambientali volontari (quali ad esempio LEED, BREEAM, ITACA, WELL).

 

Anna Maria Schirru, Avvocato 

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