Business ai tempi del Coronavirus, P’ARCNOUVEAU

di Margherita Brianza

Il paesaggista al tempo del corona virus è un po’ una contraddizione in termini.…chi mette natura in un contesto in cui la natura forse un po’ si sta ribellando?
Le giornate passano come tutti in continue call con clienti e con tutto il team di lavoro.
Ad oggi il nostro lavoro è proseguito in fluidità grazie anche al fatto che i nostri progetti sono un po’ sparsi qui e là per il mondo. Mi confortano le call con i nostri clienti di Hong Kong.

Appena dopo l’ultimo viaggio a metà dicembre è scoppiata la pandemia in tutta la Cina. Li vedevo sempre professionali ognuno da casa propria con la mascherina al volto (chissà poi perché anche in casa?) mandare avanti il lavoro come sempre. Una mattina di queste mi sono svegliata e ho letto un messaggio sul telefono, i cinesi mi chiedevano se avessi gradito l’invio di mascherine e presidi sanitari.

Un gesto di grande solidarietà ed empatia che mai mi sarei aspettata dai cinesi.
Le call con Israele invece ci mettono di cattivo umore. Anche lì ormai sono chiusi nelle loro case, spesso però con un giardino e tanto sole.

Come sarà il futuro di noi professionisti? Cambierà il mercato questo è ormai un dato. Lo scenario può essere duplice: o si affermeranno tutte quelle realtà poco qualificate che offrono servizi a poco prezzo, oppure ci sarà spazio per il pensiero e la qualità come elementi distintivi.

Noi proveremo a portare avanti questo secondo modo perché, mai come in questo momento, ci siamo resi conto che avere un mercato diversificato ci può aiutare anche nei momenti peggiori.

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Contatti
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