Da: Micaela Musso

Home Together lancia un appello al Governo

Siamo un grande gruppo, con una storia di settant’anni all’insegna della casa. La casa, l’oggetto più amato dal popolo italiano e adesso visto un po’ come una prigione dorata in cui siamo costretti a stare.

Per molti di noi, infatti, la casa non è stata che un approdo a cui arrivare dopo giornate interminabili fuori, in ufficio, in viaggio, in macchina tra un impegno e un altro.

L’epidemia di Covid-19 ci ha messi di fronte alla necessità di avere un nuovo rapporto con l’infrastruttura “casa”. Non a caso, infatti, diventa sempre più frequente identificare il settore residenziale come una vera e propria infrastruttura, diversa ma non per questo meno importante di strade, autostrade, ponti, uffici pubblici o luoghi deputati al commercio.

Come tale anche la casa ha bisogno di manutenzione e se questo è vero in generale lo è ancora di più per un patrimonio immobiliare che sul territorio nazionale ha per il 57% del campione più di 45 anni e percentuale che a Milano tocca l’83%. Gli edifici residenziali, in classe energetica G, sono circa 9-11 milioni, su uno stock complessivo di circa 12 milioni (rappresentano quindi il 75%). Si tratta di 6.911.180 edifici costruiti prima degli anni ’70, cui vanno aggiunti tra i 2 e i 4 milioni di edifici costruiti successivamente.

Dal punto dell’ammontare degli investimenti necessari, come ha quantificato Scenari Immobiliari, ammonterebbero a circa 80 miliardi di euro nei prossimi 20 anni. Lo stock residenziale da solo necessiterebbe di oltre 65,2 miliardi di euro per riqualificare tutto lo stock realizzato tra il dopoguerra e il duemila, pari a oltre 17,2 milioni di immobili. Tra gli immobili a uso commerciale e quelli a uso terziario la somma necessaria per le riqualificazioni si attesta nell'ordine dei 14,6 miliardi di euro, in questo caso coinvolgendo l'intero stock non ancora interessato da interventi di riqualificazione negli anni passati (pari a 3,1 milioni di unità).

Un anno fa proprio in questi giorni abbiamo lanciato il nostro protocollo di sostenibilità, grazie all’azione sul territorio delle Reti di Gabetti Lab, che ha avuto la sua consacrazione come community con Home Together che a gennaio ha riunito per due giorni in Fiera Milano tutti gli attori della filiera dell’immobiliare.

Consapevoli della responsabilità che abbiamo come realtà di riferimento per il settore, tutte le aziende partecipanti a HOME TOGETHER, importanti operatori leader del settore immobiliare, della tecnologia e dei servizi, studi di progettazione, imprese artigiane, amministratori condominiali, agenzie immobiliari e mediatori del credito, hanno chiesto in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio e al Ministero dello Sviluppo Economico dei provvedimenti in grado di implementare l’efficacia dei sistemi di incentivi Ecobonus e Sisma Bonus in modo da riqualificare secondo le migliori prassi del mercato attuale lo stock edilizio e dare impulso all’economia del settore. Nel documento trovate le proposte, è utile ogni firma in più.


Grazie
Micaela

Firma anche tu la lettera

 

 

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  • Data evento: Lunedì, 27 Aprile 2020 14:42
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