CityLife: il segno di Zaha Hadid. Racconto e immagini della visita
di Valentina Piuma
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Con il quinto appuntamento di ARELONSITE 2017, che ha concluso le nostre visite prima della pausa estiva abbiamo avuto la possibilità di osservare da vicino il grattacielo progettato da Zaha Hadid (1950-2016) per il quartiere di CityLife, uno dei gioielli dell’area dell’ex Fiera Milano, che ospiterà nei prossimi mesi la sede milanese di Generali.
La visita ha avuto come punto di partenza la Piazza Tre Torri, che accoglierà tra pochi mesi, a novembre, un hub commerciale e che è raggiungibile grazie alla fermata della metropolitana lilla, ed è proseguita in Piazza Elsa Morante da cui è possibile avere una visuale d’eccezione sugli edifici residenziali progettatati dalla stessa Hadid e da Daniel Libeskind.
Ciceroni per questa emozionante “passeggiata” nella Nuova Milano, i responsabili tecnici del progetto e del Comune di Milano.
Primo a prendere la parola è il Direttore Urbanistica di CityLife, Roberto Russo, che ci ha raccontato l’evoluzione di un progetto che partito nei primi anni 2000, ha vissuto varie modificazioni soprattutto a beneficio di più ampi spazi verdi su richiesta del Comune stesso, grazie anche alla decisione dell’operatore di rinunciare a superfici di vendita a favore delle aree pubbliche.
Inoltre, il direttore Russo ci ha descritto quale sarà il futuro della piazza ipogea Tre Torri che da novembre ospiterà 100 negozi e che da settembre vedrà il popolamento della torre Allianz.
Innovativa la decisione di destinare le attuali aree di cantiere a campo pratica di golf e a campi da tennis, dei quali potranno godere non solo i residenti del quartiere ma l’intera collettività.
Ha preso poi la parola, l’architetto Giancarlo Tancredi – Direttore Area Pianificazione del Comune di Milano, che ha sottolineato come nonostante il progetto abbia “guadato” più amministrazioni, l’obiettivo è stato quello di “regalare a Milano uno spazio unico” in un dialogo pubblico-privato che ha prodotto oltre ad esempi architettonici unici anche una riqualificazione degli elementi esistenti: il velodromo Vigorelli con il mantenimento della funzione originaria, il padiglione 3 ex Palasport e la fontana del Gerla che dal 1927 caratterizza Piazza Giulio Cesare. Grazie al progetto verranno riqualificate le scuole del quartiere e verrà realizzato un asilo nido comunale.
Inoltre, riconoscendo all’arte una funzione attrattiva unica, verrà realizzata una collezione di opere d’arte a cielo aperto che si sviluppa all’interno del parco pubblico dell’area di trasformazione di CityLife: numerose opere permanenti di cui alcune selezionate attraverso un concorso per giovani artisti e le altre di artisti internazionali già affermati. L’esposizione sarà aperta 7 giorni su 7 e sarà fruibile gratuitamente, per ribadire l’importanza dello spazio pubblico nell’ottica di una condivisione del patrimonio artistico e culturale della città.
A seguire, per introdurci alla visita alla Torre Generali, il Direttore Tecnico di CityLife Marco Beccati, ha illustrato il grattacielo della compianta archistar anglo-irachena nelle sue componenti più tecniche.
L’edificio è alto 170 metri e si sviluppa verticalmente con un dinamico movimento di torsione che valorizza la percezione e le viste rispetto agli assi urbani.
Saranno 40 piani di uffici direzionali, articolati su circa 47mila metri quadri. Ciascun piano, di circa 1.200 metri quadri, presenta gli uffici e gli ascensori sulla corona perimetrale; sale riunioni, servizi, locali tecnici di piano sono addossati al corpo centrale. La climatizzazione a travi fredde a soffitto assicura un alto comfort ambientale. Teleriscaldamento, facciata cellulare a doppia pelle e finiture garantiscono un riscaldamento efficiente. Altri quattro piani saranno destinati ai locali di servizio e agli impianti. Alla base del grattacielo, si trova un immenso podium destinato a centro commerciale con sale cinematografiche e ristoranti, in una struttura quasi “spaziale”. Prima di novembre si procederà alle piantumazioni su di una vasta area.
Dopo la veloce ascesa al 19° piano del grattacielo, abbiamo avuto l’occasione di ammirare lo splendido paesaggio che si gode dalle vetrate che caratterizzano l’edificio. Armando Borghi – AD di CityLife - ha fatto da cicerone illustrando le opere già realizzate e quelle ancora da realizzare per le quali è stato anche contattato il professor Carlo Ratti e sono state sfatate tre dicerie che circolano in modo insistente sul progetto di CityLife.
- “La Torre Isozaki sta in piedi da sola”: i quattro contrafforti che la collegano al terreno erano, già previsti in fase progettuale, hanno semplicemente il ruolo di ridurre parte delle oscillazioni dovute al vento;
- “Il legno delle residenze Hadid non sta diventando grigio a causa di scarsa qualità o per un errore di progettazione”: il legno è un materiale vivo ed è stato concepito dall’architetto per cambiare il colore nel tempi, mantenendo la sua naturalità;
- “Le spese condominiali non sono così elevate” anche grazie ai sofisticati impianti.
In un’atmosfera rilassata e molto confortevole abbiamo brindato e ci siamo scambiate le nostre opinioni davanti ad gustoso aperitivo e a delle irresistibili ciliegie.